Lorenzo Durand

Faccio questo lavoro per vocazione.

Quando avevo 14 o 15 anni rimasi vittima di un piccolo raggiro da strada, e iniziai a sviluppare un rapporto di amore/odio con tutto quello che riguardava la persuasione, l’influenza, la manipolazione.

Da una parte, ne ero disgustato, e dopo il brutto episodio, volevo imparare a difendermi; dall’altra, ne ero affascinato, come da un parassita alieno che dimostra incredibile ingegno e resilienza nel penetrare e asservire le sue vittime. Questa esperienza mi spinse prestissimo a studiare queste materie da autodidatta, insieme a tanti altri aspetti della psicologia pratica.

Alla fine del liceo valutai a lungo la possibilità di iscrivermi a una facoltà di comunicazione proprio con l’idea di lavorare nella pubblicità, sperando che lasciasse un po’ di spazio anche alla mia vena creativa. Ma alla fine prevalsero la diffidenza e la repulsione verso tutto ciò che vedevo come “manipolare le persone per spremergli i soldi”, e presi altre strade.

Fin da bambino sono sempre stato un curioso eclettico: volevo sapere come funzionano il corpo e la mente umana, il mondo naturale, e tutta la galassia dei fenomeni definiti “paranormali” o spirituali. Attraverso le arti marziali, altra passione precoce, iniziai presto a esplorare le culture orientali e, attraverso di esse, le discipline olistiche e “alternative”.

Da grande, con l’idea di crearmi un’attività che conciliasse tutti questi vari interessi e mi desse più libertà e soddisfazioni personali, intrapresi un percorso formativo nel Feng Shui tradizionale. Il Feng Shui autentico è una disciplina molto più vasta, più profonda e più valida di quello che può sembrare leggendo il tipico manuale divulgativo; purtroppo, è anche molto poco conosciuta e rispettata in Italia.

I miei risultati “scolastici” erano stati eccellenti, ma nel mondo reale, quando si trattò di propormi al pubblico, tutto era in salita:

  • spiegare quello che facevo era sorprendentemente difficile
  • il passaparola non partiva
  • la mia (maldestra) pubblicità non portava quasi mai clienti
  • i soldi che riuscivo a guadagnare per una consulenza mi sembravano sempre troppo pochi, sia per i risultati che offrivo, sia per il tempo e la fatica che mi costava
  • come se non bastasse, i clienti che arrivavano erano spesso problematici, al punto che avrei quasi preferito non averli

In breve: i risultati economici erano del tutto sproporzionati all’impegno e alle aspettative, e il lavoro finiva per essere più stressante e meno soddisfacente di quello che sarebbe stato un lavoro “normale”.

Questa volta - dopo un periodo di dura crisi personale - accettai la chiamata, e mi buttai anima e corpo nello studio del marketing. 

Nei 2-3 anni seguenti successero due cose:

  1. riuscii finalmente a far decollare la mia attività, prima con il Feng Shui, e poi, soprattutto, con il decluttering; all’inizio del 2015 lanciai un sito e un corso video che mi resero presto uno degli esperti più noti in Italia per quella piccola nicchia (al momento, il sito è ancora online, e nonostante non me ne occupi più da molti anni, il corso continua a vendere)
  2. ironicamente, scoprii che lo studio e la pratica del marketing mi davano più stimoli e soddisfazioni delle materie per cui mi ero proposto al pubblico finora; qualcuno notò i miei rapidi successi, amici e clienti iniziarono a chiedermi consigli, da cosa nacque cosa, e presto iniziai a lavorare come consulente freelance.

Questo percorso mi ha reso un consulente più adatto per un certo tipo di persone...

...in particolare per professionisti e imprenditori attivi nel settore del benessere (terapisti e terapeuti, coach, trainer, operatori olistici, e chiunque guidi e faciliti una trasformazione personale). A volte queste persone sono abili nelle loro materie, ma hanno ugualmente difficoltà ad affermarsi perché non si occupano (e, spesso, non vogliono occuparsi) del lato “business” della loro attività.

Essendo stato io stesso un operatore olistico digiuno di business molto prima di fare questo lavoro, conosco da vicino i problemi di un freelance o piccolo imprenditore che deve organizzarsi il marketing in autonomia e far quadrare i conti e i tempi.

Conosco anche molto bene il senso di rifiuto e disagio che provi verso tutto l’aspetto commerciale di un’attività quando sei animato dalla passione per il lavoro e vuoi occuparti di servire i clienti, non di “convincerli”. 

Inizialmente, anche io applicai parecchie strategie di marketing “mainstream”, ma dovetti presto riconoscere che quell’impostazione non faceva per me.

Negli anni ho sviluppato un approccio al business e al marketing che mira a un benessere olistico, all’utilità sociale, e che permette di promuovere efficacemente il proprio lavoro senza mai scendere a compromessi con le pratiche invadenti e manipolatorie che vanno per la maggiore, verso cui provo ancora oggi un’avversione viscerale.


Ecco le cose principali da sapere su come lavoro.

1) Una visione più olistica della prosperità

L’approccio prevalente nel mondo del business e del marketing è freddamente utilitario, materialista e machiavellico; è orientato a un profitto fine a sé stesso e a un’idea di successo basata su fattori esteriori, superficiali, puramente quantitativi. Io propongo un approccio olistico, che persegue una prosperità più profonda sia per l’imprenditore, sia per la comunità in cui opera. Il successo, per me, non vuol dire solo guadagnare bene, ma anche lavorare con piacere e soddisfazione, senza rimetterci la salute, e con la consapevolezza di incarnare e diffondere i tuoi più alti valori.

La tranquillità economica è una base necessaria, ma non è sufficiente di per sé a rendere ricca la vita. L’autentica prosperità si nutre di fattori di benessere più qualitativi, ad esempio:

  • il piacere e la soddisfazione che derivi dal lavoro stesso (nel quale per molti va il grosso del nostro tempo e delle nostre energie)
  • l’integrazione tra la tua crescita professionale e personale
  • la qualità delle tue relazioni, sia professionali, sia personali
  • il tuo benessere psicofisico
  • la congruenza tra i tuoi valori etici e spirituali e il modo in cui lavori

Perciò: quali che siano le questioni specifiche su cui lavoro con un cliente, preferisco sempre valutarle nel contesto più ampio, e lavorare con persone che mirano a una prosperità più profonda e completa.

2) Un approccio più naturale al business e al marketing

Molte strategie di marketing, soprattutto sul web, implicano un tentativo di manipolazione del potenziale cliente, e fanno leva sulla paura, sulla scarsità, sull’insicurezza, sulle fragilità e le debolezze delle persone. Credo che questa impostazione sia fondamentalmente tossica, sia per chi riceve i messaggi, sia per chi li invia, e che un approccio manipolatorio sia per di più controproducente sul lungo periodo. 

Anziché tecniche artificiose e aggressive, io propongo strategie basate su ciò che facilita naturalmente gli scambi di valore tra persone in buona fede, cioè sull’autenticità, sulla trasparenza e sulla generosità, e la costruzione paziente di rapporti di fiducia. Sostengo che oltre ad essere di gran lunga più appaganti per chi le applica, le strategie naturali generino a lungo andare una prosperità economica ben più solida.

Il mondo del business/marketing è saturo di tattiche a breve termine che finiscono per fare solo fuochi di paglia. Io non faccio promesse di guadagni facili e veloci. Le strategie che propongo hanno effetti più lenti, ma i loro risultati crescono nel tempo in modo organico, e rendono la promozione della tua attività via via più facile e più piacevole.

Molti esperti si concentrano su aree ristrette come i social media, il content marketing o modelli di business basati su tecnologie recenti e trend passeggeri. La mia ricerca, invece, riguarda i principi universali e naturali del business. Ti troverai bene con me se vuoi avere una comprensione più fondamentale e olistica degli scambi di valore, e vuoi poter adattare quello che impari alle nuove situazioni via via che si presentano sul tuo percorso.

3) Il business come percorso di crescita interiore

Penso che come imprenditori, ma soprattutto come professionisti del benessere, dovremmo affrontare il business nell’ottica di una pratica di crescita personale e spirituale. Questo ha il duplice effetto di rendere il lavoro un’esperienza più ricca per noi e le persone con cui lavoriamo, e di “radicare” e focalizzare il nostro percorso di crescita grazie alle sfide molto concrete dell’essere imprenditori in tempi difficili e incerti.

Inoltre: se gli aspetti economici e promozionali della tua attività ti hanno sempre spaventato o messo in difficoltà, confrontarti con essi e padroneggiarli può farti fare un salto di qualità in termini di pace interiore, sicurezza e autostima, prima ancora che in termini di guadagno.