Ricchezza Naturale: la mia visione
In breve, Ricchezza Naturale è per te se:
In questa pagina puoi leggere delle esperienze a cui risponde il mio progetto e dei 5 principi fondamentali che consiglio di seguire a tutti i professionisti e piccoli imprenditori, specialmente operanti nel campo del benessere e della trasformazione personale.
Se stai leggendo questo sito, probabilmente ti sei già reso conto che:
- puoi avere investito anni di studio e pratica per acquisire delle qualifiche, magari con grandi sacrifici economici e personali…
- puoi essere bravissimo in quello che fai…
- puoi offrire quello che a te sembra un prodotto o un servizio di grande valore, a un prezzo più che onesto…
- puoi essere disposto a lavorare più duramente di chiunque altro conosci…
…e avere comunque risultati economici deprimenti, o perfino insufficienti.
Lanciarsi sul mercato è spesso una doccia fredda:
gran parte delle attività chiudono nel giro di pochi anni dall’apertura, vuoi perché non raggiungono per tempo la sufficienza economica, vuoi perché chi le ha aperte scopre che mantenerle richiede sforzi e sacrifici sproporzionati alla ricompensa.
Altri, poco più fortunati, “tirano avanti” senza troppi dolori ma anche senza grandi soddisfazioni, e non riescono mai a esprimere il potenziale del loro progetto.
Qualcuno, però, non si dà per vinto, e cerca il colpo di reni iniziando ad occuparsi dell’aspetto più commerciale. Inizia a leggere dei libri, o seguire dei corsi, o lavorare con degli esperti di business e marketing… e scopre tutto un mondo. Il mondo dei funnel di vendita, delle target audience, delle nicchie di mercato, dei customer avatar, del customer journey, customer value, proposte uniche di vendita, content marketing, social, ads, pay per click, copywriting, landing page, lead magnet, tripwire, conversion rate, A/B testing, marketing automation… un oceano di teorie, principi e possibilità seducenti in cui fa fatica a orientarsi.

E dietro tutte le terminologie e gli abbellimenti, scopre prima o poi una triste verità:
troppo spesso, il marketing mainstream è una manipolazione aggressiva e sistematica, basata su una visione del business utilitaria ed efficientista, che vede le persone come unità economiche da cui estrarre risorse con il minor rischio e investimento possibile.
Essenzialmente, il marketing di cui sei il bersaglio ogni giorno è basato sulla psicologia della persuasione, e ne applica metodicamente i principi con l’obiettivo di spingere le persone a spendere più possibile, prima possibile, più a lungo possibile. C’è chi lo applica in modo grossolano, chi lo fa in modo più discreto e garbato, ma tutta la disciplina è informata dalla stessa visione e obiettivi di fondo: controllare le coscienze per massimizzare il profitto.

Dice "apri una Coca, apri la felicità". Creare un'associazione tra uno stato desiderabile e un prodotto (a prescindere dai reali effetti psicofisici dell'uso di quel prodotto) è una tecnica classica dell'advertising.
Alcuni ci si trovano a loro perfetto agio.
Altri si sentono magari un po’ a disagio, ma siccome “lo fanno tutti”, accettano di servirsene, dicendosi che è “un male necessario”.
E altri ancora lo trovano così arido, così cinico, e così contrario alle loro aspirazioni da provarne profonda repulsione. Se sei qui, probabilmente...
- non vuoi fare agli altri quello che non ti piace venga fatto a te; vuoi relazioni di reciproco rispetto
- non vuoi manipolare le persone; vuoi dire la verità meglio che sai, e lasciare loro la libertà di scegliere
- non vuoi passare il tuo tempo imparando tecniche per sedurre, persuadere e sfruttare; vuoi imparare a servire meglio gli altri e stabilire con loro relazioni autentiche
- non vuoi basare il tuo successo su apparenze superficiali; vuoi essere apprezzato per via dei tuoi effettivi meriti e contributi
Ma soprattutto:
non ti interessa massimizzare il profitto economico in modo avulso da ogni altro criterio. Desideri invece coltivare un autentico benessere, che oltre alla sufficienza economica riguarda il tuo stato fisico e mentale, le tue relazioni, trarre piacere e soddisfazione dal tuo lavoro, avere tempo e occasioni per la crescita personale e spirituale, eccetera.
La via di Ricchezza Naturale è quella di chi non si rassegna a una visione cinica del business, non accetta compromessi con i metodi tossici del marketing mainstream, e vuole espandere la sua attività in uno spirito di autenticità e servizio.
È una via che non promette risultati eclatanti e veloci, ma che nel tempo risulta:
- molto più soddisfacente sul piano personale
- del tutto sostenibile sul lungo periodo
- per molti, decisamente più redditizia
In particolare, Ricchezza Naturale è per te se vuoi costruirti un lavoro in cui:
- raggiungi regolarmente obiettivi economici realistici
- sai completare tutte le attività necessarie al funzionamento di un’impresa fiorente, e questo ti dà un senso di sicurezza e libertà
- lavorare ti dà soddisfazione di per sé, perché oltre a darti la sufficienza economica, arricchisce la tua persona, le tue relazioni, la tua vita, e la tua comunità
- promuovere il tuo lavoro è un’esperienza piacevole, interessante e umanamente ricca, sia per te, sia per le persone a cui ti rivolgi
- la prosperità emerge naturalmente nella tua vita come conseguenza del tuo modo di essere
La strada è diversa per ciascuno, ma ci sono 5 principi che l’esperienza mi ha insegnato essere utili per tutti.
Indice dei 5 principi
Principio 1
Impara le basi del business e del marketing
Il bello dell’imprendere è anche la libertà di lavorare a modo nostro e di non dipendere dai capricci di un capo. Purtroppo, molti professionisti e imprenditori vivono una condizione di precarietà e insicurezza quasi peggiore di molti dipendenti a tempo determinato: lavorano di più, guadagnano meno, e non possono nemmeno cercarsi un nuovo impiego a contratto scaduto.
Il lavoro in proprio è spesso vissuto con ansia, stress, insicurezza, frustrazione, di solito perché:
- fai fatica ad avere abbastanza clienti
- sei spesso sotto stress economico
- lavori troppo, e non riesci a goderti il poco tempo libero
- c’è sempre qualche problema che interferisce con il tuo lavoro
Ma soprattutto, hai l’orribile sensazione di andare alla deriva: a volte le cose vanno bene, a volte vanno male, a volte ti sembra di capire perché, a volte proprio no. L’unica cosa che puoi fare è sperare e vedere.
E non parlo degli “ultimi della classe”; vedo abitualmente persone piene di talenti, capacità e voglia di fare si ritrovano ad arrancare nonostante grandi sforzi.
Ma perché questa situazione è così comune?
Semplice: perché essere bravi in un lavoro non significa essere bravi imprenditori. Avere mille idee brillanti, grinta e spirito di sacrificio non significa saper organizzare ed espandere un’attività. Essere bravi a creare prodotti e prestare servizi non significa anche essere bravi a venderli.
Il fatto è che rendere un’attività prospera - o quanto meno sostenibile - richiede un set di conoscenze e abilità completamente diverso da quelle a cui ti affidi per fare il tuo lavoro, specialmente se quello che proponi non è ancora molto conosciuto o richiesto.
Ad esempio, se vuoi che la tua attività funzioni, devi essere capace di:
- creare offerte allineate ai desideri di un pubblico pronto a pagarti il giusto
- raggiungere quel pubblico e presentargli la tua offerta
- completare tutti i compiti necessari al buon rendimento della tua impresa (compreso il marketing e l’amministrazione) senza rinunciare al tuo tempo libero
Tutte cose che non ti insegnano certo a scuola.

"Come avvelenare con la noia e la frustrazione gli anni in cui la mente è più desiderosa e pronta ad apprendere."
Tra quelli che, come noi, decidono di intraprendere l’avventura dell’autonomia, sono in moltissimi - per ingenuità, per inesperienza, per idealismo - a sottovalutare questi compiti, e a mettersi in proprio senza essersi preparati sul piano economico e della comunicazione…magari investendo molto tempo e soldi per partire, ad esempio in formazione, design del prodotto, allestimento di locali, pubblicità, eccetera.
Il risultato è che finiscono per gettare la spugna dopo le prime facciate, oppure per pagare errori banali fatti all’inizio con anni (o decenni!) di fatica e stress economico.
Quando cerchiamo di compensare l’inesperienza in fatto di business e marketing, tendiamo ad agire in modo istintivo e disorganizzato, ad esempio:
- andiamo per sentito dire
- andiamo per prova ed errore
- tappiamo le falle via via che si aprono, e cambiamo i piani in continuazione
- seguiamo qualche tattica superficiale o un template offerto dal guru di turno, senza però avere una visione di insieme e una strategia complessiva.
Questo modo di procedere è faticoso, stressante, e rischioso.
Se vuoi vivere con serenità e soddisfazione il tuo lavoro, la soluzione è un’altra:
è sviluppare quel secondo set di conoscenze e abilità. Anche se il business non sarà mai una scienza esatta, segue pur sempre principi pratici universali, comprovati, e facili da comprendere, se solo ti decidi a occupartene.
Te lo dice uno che c'è passato: quando realizzi che così come hai acquisito le conoscenze e abilità necessarie a essere un buon consulente, personal trainer, terapista o altro, puoi acquisire quelle necessarie a raggiungere e mantenere la prosperità economica, il sollievo è enorme.
Imparare a essere un buon imprenditore richiede tempo e impegno, certo, ma si può fare. Nel business e nel marketing puoi studiare e fare pratica come in tante altre materie, e diventare progressivamente più abile. Padroneggiarne le basi e saperle applicare nella tua attività ti permette di muoverti in modo molto più intenzionale e sicuro, e di produrre risultati in modo più affidabile.
Se prima ti sentivi in balìa delle onde e del vento, dopo ti senti un capitano al timone della sua nave: il mare continua a essere un luogo pieno di insidie quanto di ricchezze, e non ci sono garanzie per nessuno, ma ora lo puoi navigare, e questo ti cambia la vita.
Principio 2
Mira a un benessere più completo, radicato nel lavoro stesso
Se hai mai bazzicato i siti, i canali e i libri dei vari “guru” del business, saprai che parlano spesso di libertà finanziaria, di reddito passivo, di ritirarsi a vivere di rendita nel giro di pochi anni…di sistemi di profitto così rapidi e fruttuosi da poterti lasciare dietro le fatiche, le preoccupazioni, le umiliazioni di una vita “normale” e iniziare finalmente a vivere quella che desideri. Credi in te stesso, supera le credenze limitanti, rimboccati le maniche, applica il sistemino del guru rivelato qui per soli 7800 1999$, ed entra anche tu nel paradiso degli eletti che lavorano un’ora al giorno e guardano il grafico salire, mentre sorseggiano cocktail di fronte a una vista tropicale, in eterno.

Quando simili fantasie di fuga fanno presa su di noi è perché la nostra esperienza quotidiana del lavoro è piena di problemi e vuota di soddisfazioni, e ci lascia esasperati ed esausti.
Dato che stai leggendo queste righe, penso che tu sia pronto ad affrontare la realtà:
per la stragrande maggioranza di noi, una vita in cui non dobbiamo più occuparci del lavoro e dei soldi resterà sempre una fantasia.
Un’aspirazione più sana - e decisamente più realistica - è quella di costruirci un lavoro che ci dà esso stesso il benessere che cerchiamo.
Immagina una vita in cui:
- sei così bravo in quello che fai che le persone sono grate ed entusiaste del tuo lavoro, e lo dimostrano parlando bene di te
- il grosso dei clienti ormai arriva spontaneamente, perché hai creato una buona reputazione e hai un’offerta valida a prezzi onesti
- il marketing, nella misura in cui è ancora necessario, è diventato un’attività facile e interessante, perché in sostanza è una conversazione sincera con le persone che desideri servire
- i clienti che attrai sono persone con cui ti fa piacere passare il tuo tempo
- quello che guadagni è sufficiente per soddisfare tutti i tuoi bisogni di base, e anche prendendoti tanto tempo libero, rimangono sempre dei soldi extra per gli hobby, le attività familiari e il risparmio
- il tuo lavoro ti appassiona, e farlo meglio che puoi ti dà un senso di significato e scopo, perché trovi ogni giorno nuove occasioni per incarnare e diffondere i tuoi più alti valori
Quando uno vive il lavoro in questo modo, non perde certo tempo a fantasticare della “libertà finanziaria”. Non ha niente di cui “liberarsi”, perché il lavoro non è una specie di condanna; è esso stesso una fonte di benessere quotidiano.
Rispetto all’esilio dorato del sorseggiatore di cocktail, un lavoro che fai con piacere e soddisfazione personale è un successo più saggio da perseguire, perché:
- crea un benessere più profondo e durevole
- è molto più probabile raggiungerlo
- il successo non dipende da particolari risultati, perché il benessere emerge nel processo stesso
- per lo stesso motivo, ti permette di essere più ricco e felice adesso, anziché aspettare di essere sulla spiaggia tropicale dopo il botto
- nel perseguire il tuo successo individuale nutri la tua comunità, anziché deprivarla
- ti dà continue occasioni di crescita personale e spirituale, anziché distrartene
Per molti di noi, il lavoro è l’attività a cui dedichiamo la gran parte del nostro tempo e delle nostre energie. È un’enorme fetta della nostra vita. Se la nostra motivazione per farlo è principalmente estrinseca - guadagnare i soldi necessari per mantenerci e per evadere nel poco tempo libero che rimane - il lavoro può diventare odioso e sfibrante, come e più di molti lavori da dipendente. I soldi sono importanti, ma non bastano. Puoi avere un successo economico strepitoso e sentirti comunque prigioniero di una vita povera e infelice, perché hai trascurato altri fattori chiave del benessere.
Il bello dell’imprendere, invece, è proprio la libertà di costruirti un successo a tutto tondo, coltivando un approccio al lavoro che lo arricchisca di motivazioni intrinseche, anche quando i compiti sono quelli più legati al business e al marketing.
In concreto, le motivazioni intrinseche di un lavoro felice possono essere ad esempio:
- avere la possibilità di fare tutti i giorni quello che ti riesce meglio
- sentire che il tuo lavoro fa la differenza nella vita delle persone
- vedere i tuoi talenti riconosciuti e ricompensati
- vedere crescere giorno per giorno le tue abilità, anche nei campi dove inizialmente ti sentivi sprovveduto
- scoprire e trasmettere nuove idee, tecniche, possibilità, e contribuire allo sviluppo della tua disciplina
- vedere il tuo progetto crescere nel tempo grazie alla tua visione, intraprendenza e perseveranza
- diffondere i tuoi valori e le tue idee nella società, e attrarre persone che li condividono
Principio 3
Fai della tua attività un'oasi di alta fiducia
Gran parte del marketing, soprattutto in rete, si può considerare un agente inquinante della coscienza umana. Molte tecniche di vendita invadono il tuo spazio fisico e mentale e provano a indurti emozioni sgradevoli come ansia, vergogna, invidia, bisogno, scarsità, urgenza; ad afferrare la tua attenzione e condurti attraverso una sequenza di passi interiori che conducono al comportamento desiderato, cioè all’esborso.
Anche quando non ottengono l’effetto desiderato, simili tecniche causano irritazione, confusione e perdite di tempo per il singolo, e rafforzano la tendenza generale al cinismo, alla diffidenza e all’isolamento nella società tecno-industriale.

È sano e naturale provarne repulsione, e non voler contribuire al malessere generale usando a nostra volta le stesse tecniche su altri…
…specialmente quando ci sono modi di promuoversi del tutto benefici per individui e società.
È importante capire che la ragione per cui il marketing risulta spesso così antipatico è che molti suoi messaggi, al di là del fine apparente, hanno in realtà la funzione di spingerti più o meno gradualmente verso l’acquisto, a prescindere dal tuo reale interesse. Anche quando non sappiamo spiegare esattamente come funziona la tecnica in atto, la percezione subconscia di questo secondo fine fa scattare in noi quel senso di fastidio e diffidenza che ci salva dall’essere fregati, e ci rende più intolleranti e diffidenti verso nuovi messaggi… anche quando non sarebbero manipolatori.
In breve: una strategia basata su egoismo e falsità, alla lunga, non funziona, e risulta tossica per tutti i coinvolti.
Se vuoi attrarre e fidelizzare clienti evitando di rimanere invischiato in questi meccanismi perversi, il sistema è molto semplice:
- devi mettere al primo posto il loro interesse
- devi offrire qualcosa che corrisponde ai loro desideri naturali e crea benefici reali
- devi parlargli in modo sincero, autentico, trasparente, e rispettoso della loro libertà
Tutto qui?
Ho una pagina su cui descrivo il mio sistema nel dettaglio, ma essenzialmente sì: tutto qui.
Perché allora non lo fanno tutti? Beh, perché…
- il mondo è pieno di persone con pochi scrupoli.
- tutti vogliono fare soldi ma non tutti sanno offrire qualcosa per cui valga la pena pagare.
- le persone al potere, che influenzano più profondamente il mercato e la cultura, preferiscono accumulare soldi e potere con l’inganno, piuttosto che fare il benessere generale.
- la strategia dell’altruismo sincero agisce più lentamente al principio (vedi punto 5), e non tutti hanno la pazienza e la dedizione necessarie per seguirla.
Per le persone giuste con l’offerta giusta, però, la strategia del servizio autentico semplifica la vita e dà i risultati migliori.
Il fatto è che una volta rimossi gli artifici tipici della filosofia “conta solo il profitto e lo voglio subito”, il processo imprenditoriale è relativamente semplice.
Io lo sintetizzo in questo modo:
Offerta valida + buona reputazione = profitto
Analizzo gli elementi della formula su questa pagina.
Considera questo: se hai qualcosa che può effettivamente soddisfare i desideri, risolvere i problemi, o comunque dimostrarsi utile a qualcuno, e puoi offrirlo a un prezzo accessibile a queste persone, è nel loro interesse trovarti e acquistare ciò che offri. Il marketing, in quest’ottica, è l'arte di farti trovare dalle persone a cui puoi essere più utile.
Il marketing come sei abituato a vederlo sembra un’aggressione perché procede dall’intento di estrarre la maggior quantità di risorse (tempo, attenzione, denaro) dalle persone su cui lo applichi. Il criterio del suo successo è di fatto solo questo: il marketing riesce quando massimizza il profitto di chi lo applica.
Quando entri in una mentalità di servizio e di benessere collettivo, invece, il marketing è un processo molto più naturale, simile a quello attraverso cui ci facciamo degli amici. Quando parliamo con qualcuno in un contesto in cui potrebbe nascere un’amicizia, l’intento non è di spingerlo a fare o non fare qualcosa, ma di scoprire se c’è un’affinità. Il marketing etico può essere visto così: la ricerca di rapporti di reale affinità.

Il marketing improntato al servizio, basato sull’autenticità, ha successo quando mette in contatto le persone che hanno un certo desiderio/bisogno con le persone che meglio lo possono soddisfare, cioè quando crea le condizioni per scambi di valore reciprocamente soddisfacenti.
Non è più "come faccio più soldi in meno tempo", ma...
- come trovo le persone a cui posso essere più utile?
- come rendo più facile a loro trovare me?
- come aiuto le persone (e me stesso) a capire se quello che offro è davvero adatto a loro?
Quando il fine della comunicazione è un rapporto reciproco e sincero, essa non richiede manipolazioni, inganni, e forzature di nessun tipo. Al contrario: affinché le persone più adatte a te e alla tua offerta ti trovino e ti riconoscano, devi essere più autentico e trasparente possibile.
Se c’è un secondo fine nei tuoi messaggi, dovrebbe anzi essere quello di rendere la vita più piacevole e ricca a chi li incontra, anche se non sono le persone che sceglieranno di acquistare. Quando pratichi il marketing e la “vendita” in quest’ottica, ogni imbarazzo, disagio e senso di colpa sparisce, lasciando il posto a un senso di curiosità, entusiasmo e pace interiore.
Considera anche che nel contesto del “tutti contro tutti” della società globale a bassa fiducia, creare intorno a te una bolla di spirito comunitario e alta fiducia ti farà apparire un’oasi nel deserto alle persone più capaci di apprezzarti, incoraggiando un passaparola naturale.

Se applicare delle tecniche di marketing manipolatorie ti avrebbe fatto sentire parte del male, questo approccio ti farà sentire parte della cura. Il tuo stesso successo sarà un contributo al benessere di tutti: più incarniamo visibilmente un successo basato sul rispetto reciproco, sull’autenticità, sul servizio al prossimo, e più questi valori penetrano nella comunità in cui viviamo.
Principio 4
Coltiva la tua fitness imprenditoriale
Di solito, una delle prime cose di cui ti accorgi dopo aver aperto un’attività in cui non hai ancora grande esperienza è che il lavoro è più duro e difficile di quanto ti aspettassi, specialmente perché ora sei tu a doverti dare i compiti e ad eseguirli, a fare dei piani e rispettarli.
La scuola, l’università, il servizio militare, i lavori da dipendenti, ci impongono routine e sistemi di incentivi esterni che danno struttura e direzione al nostro agire.

Incentivi esterni...
A volte, anche un lavoro da libero professionista ha strutture “naturali” facili da seguire, come ricevere un paziente dopo l’altro nel corso della giornata. In assenza di strutture esterne, però, la maggior parte di noi si scopre incapace di creare e mantenere quel flusso continuo di azione ordinata necessario a produrre risultati, specialmente quando si tratta di progettare e realizzare dei progetti nell’arco di mesi o anni, magari senza poter contare su alcun reddito prima di aver completato il progetto in corso.
È tipico, per un imprenditore alle prime armi (e per molti imprenditori navigati), fare i conti con tutta una costellazione di difficoltà interne che si rafforzano l’un l’altra, come procrastinazione, perfezionismo, sovraccarico e stanchezza cronica, mancanza di concentrazione, confusione e dispersività, priorità non chiare, difficoltà di decisione, preoccupazione, ansietà diffusa, sindrome dell’impostore, mancanza di autostima, demotivazione, scoraggiamento, disfattismo, autocritica distruttiva, e così via.
Ovviamente, oltre a nuocere al rendimento sul lavoro, questi problemi pregiudicano quel benessere profondo di cui al punto 2. Una persona oberata, stressata, preoccupata e delusa non sta bene, nemmeno se guadagna un milione di euro al mese.
Il desiderio di aumentare l’efficacia imprenditoriale è così diffuso da alimentare un’intera industria di autori, editori, consulenti, filosofie, sistemi e tecnologie.

Come puoi immaginare, anche io sono un avido consumatore in questa industria; la ricerca dell’efficacia personale mi ha appassionato da sempre, da molto prima di interessarmi di business e marketing. Mi trovo quindi in un’ottima posizione per dire che, secondo me, la maggior parte delle offerte in questo campo non si avvicinano nemmeno a mantenere i risultati promessi.
Questo non dipende tanto dalla scarsa qualità delle offerte in sé, ma da un vizio di fondo nella mentalità di chi le acquista.
Il valore relativo di strumenti e abilità
Una cosa che ho imparato è che quando si tratta di business - ma anche, ad esempio, di fitness, o di fai da te - tendiamo a sopravvalutare moltissimo l’utilità di particolari metodi, tecniche e strumenti, e, di converso, a sottovalutare l’influenza delle abilità personali di chi li impiega.
Quando iniziamo il nostro viaggio nel mondo del business e del marketing, è facile rimanere affascinati da cose come la serie di email che mette il turbo alle vendite, la landing page che converte, il template di social ad che ottiene più clic, il plugin per l’A/B testing, e ovviamente i “sistemi completi” di profitto.
Lo stesso avviene per l’efficacia imprenditoriale, con i metodi e i software per l’organizzazione delle cose da fare, gli schemi per la valutazione strategica, i sistemi di time management e così via.
La segreta speranza quando troviamo e compriamo queste cose è che sostituiscano per noi l’esperienza e le abilità che non abbiamo, e ci risparmino così il tempo e la fatica necessari a svilupparle. Il potere intrinseco del metodo o dello strumento ingegnoso ci donerà il potere di generare risultati superiori!
A volte questo è vero in qualche misura; più spesso, restiamo delusi e passiamo a cercare e comprare nuovi sistemi, nuove routine, nuovi attrezzi, nuovi software, nuovi gadget.
La vita diventa più facile quando accettiamo una verità difficile:
nessun metodo o strumento esterno in questi campi è sufficiente a compensare la carenza delle relative abilità.
Metodi e strumenti sono utili solo nella misura in cui li sai impiegare; se vuoi fare il salto di qualità, lo sviluppo di una nuova abilità è l’unica strada.
Mettersi in proprio, specialmente se inizi in tempi duri come questi, è paragonabile a un percorso di trekking con forte dislivello: puoi conoscere perfettamente il percorso, puoi avere memorizzato tutti i migliori manuali di escursionismo e sopravvivenza, puoi avere gli equipaggiamenti più avanzati… ma se ti viene il fiatone dopo due rampe di scale, non arriverai mai a destinazione. L’unica cosa che ti permetterà di farlo è aumentare il tuo livello di fitness, ossia di adattamento alle sfide imposte da un certo compito compito/ambiente.

Arriva solo chi ce la fa.
Alcune abilità sono specifiche del campo in cui operi o di un particolare modello di business; altre sono universalmente utili, ad esempio:
- autodisciplina
- motivazione autonoma
- decisione e implementazione rapida
- gestione del tempo e delle energie
- problem solving
- apprendimento rapido e continuo
- capacità di adattamento
- resilienza emotiva
In base alla mia esperienza, uno dei motivi per cui così tanti professionisti e piccoli imprenditori falliscono o hanno vita difficile - forse il motivo principale - è semplicemente che hanno un livello di fitness imprenditoriale troppo basso. Nonostante l’offerta copiosa di percorsi di miglioramento personale, solo una piccola minoranza coltiva la fitness interiore a un punto tale da fare una vera differenza nel lavoro. Questo significa che coltivare sistematicamente queste abilità basilari è un modo per assicurarti un vantaggio competitivo cruciale, e indipendente da fattori materiali.
Sviluppare la fitness imprenditoriale non è facile, ma la ricompensa è grande, perché prima ancora di migliorare i risultati economici, ti dà un senso di autosufficienza, libertà e autostima che ti accompagna in tutti i frangenti della vita.
Principio 5
Datti il tempo di crescere in modo organico
Uno degli effetti più dannosi della tecnologia moderna è quello di abituarci a gratificazioni facili e immediate. Un mondo in cui la prossima mini-iniezione di dopamina è sempre a portata di clic rende le menti incapaci di impegnarsi, di pazientare e perseverare.
Non per niente, una delle caratteristiche che più aumentano la percezione di valore di un’offerta è la rapidità: quanto velocemente puoi soddisfare il mio desiderio? Prima il fast food…poi la dieta lampo.
Nel business, il genere che vende meglio con un certo tipo di pubblico è la scorciatoia: che si tratti dei maghi del Forex, del classico marketing multilivello, o della Legge dell’Attrazione, la promessa è sempre quella della “via rapida alla ricchezza” (vedi il principio 2).
C’è poi tutto il filone mitologico della startup lampo: basta un’idea brillante, una strategia di crescita ambiziosa e un grande sprint iniziale, e nel giro di qualche anno puoi accedere anche tu all’empireo dei milionari.
Forse anche per via di tanta enfasi sulla crescita rapida, è tipico dei principianti sottovalutare i tempi di preparazione, esecuzione e maturazione di un progetto imprenditoriale. Molti partono con l’idea che - se lavorano sodo e non fanno grandi errori - avranno un’attività fiorente e stabile nel giro di sei mesi-un anno, magari provando l’avventura in discipline alternative ancora poco conosciute e collaudate. Alla fine del primo anno, sono scoraggiati e delusi di non avere ancora il “giro” di professionisti attivi da 10 o 20 anni.
Mirare a risultati troppo grandi troppo in fretta è un errore che vedo in continuazione, e ogni volta che lo vedo, mi ricorda quanto caro sia costato a me in passato.
Voler affrettare i tempi può portare a:
- correre rischi finanziari eccessivi, per esempio spendere tutti i propri risparmi per finanziare la “partenza lampo”, o lasciare un lavoro dipendente anzitempo
- errori grossolani nella valutazione del mercato, nella costruzione dell’offerta, nella relazione con il pubblico
- mettere troppa carne al fuoco e mancare delle scadenze
- sovraccarico, esaurimento, e conseguente calo della qualità del lavoro
...e di conseguenza a:
- pagare un caro prezzo in termini di tempo, soldi e salute
- perdere la fiducia in sé stessi e nei propri progetti
- perdere credibilità agli occhi del pubblico e dei colleghi
Anche in questo caso, calza il paragone con il fitness, in cui è tipico vedere i principianti ansiosi di costruire fisici da copertina in tempi brevi procurarsi infiammazioni e infortuni nei modi più stupidi, finendo per ritardare i propri progressi…o peggio.

La mentalità che spinge a perseguire trasformazioni estreme traumatizzando l’organismo con i programmi del tipo “5 chili di muscoli prima dell’estate” è in fondo la stessa che anima le strategie di agricoltura intensiva, che a colpi di OGM, fertilizzanti, diserbanti e pesticidi riempie i supermercati di prodotti velenosi e con un potere nutritivo 5 volte inferiore a quello degli ortaggi nati in un orto “vecchia maniera”, o in una permacultura. È una strategia miope che gonfia in modo innaturale i risultati a breve termine, sacrificando ad essi il benessere a lungo termine.
Se vuoi che la tua attività dia frutti sani e ti sostenga nel tempo, devi darle il tempo di maturare in modo organico.
Coltivare un progetto in modo più paziente e graduale…
- ti dà il tempo di orientarti, di adattarti, di fare pratica, di sviluppare la necessaria fitness imprenditoriale, di riflettere sui feedback e sulle mosse da fare
- dà al pubblico il tempo di imparare a fidarsi di te, e stabilire con te una relazione basata sulla conoscenza, anziché su impressioni superficiali
- lascia al passaparola il tempo di fare il suo lavoro
Ma soprattutto, accettare i tempi di crescita naturali - dell’impresa, ma anche dell’imprenditore - crea un’esperienza di lavoro molto più sostenibile e soddisfacente.
Anche se riuscissi a generare una crescita economica rapida, saresti disposto a pagarla in salute e gioia di vivere?

Permacultura
Una crescita organica è più lenta, ma se la tua offerta è valida, i risultati sono generalmente molto più stabili. In particolare, un approccio di marketing paziente, basato sull’autenticità e non sulla manipolazione, richiede più tempo per dare i primi frutti, ma rende la vita molto più facile una volta che ti sei creato una reputazione.
Quando affondi le radici nella fiducia di una comunità, il successo si perpetua in modo quasi spontaneo, perché
- il pubblico lavora per te alimentando il passaparola naturale
- non hai bisogno di persuadere, ti basta comunicare.
In sintesi
La strada per una prosperità a tutto tondo comincia dal riconoscere che il business e il marketing sono parte integrante del mettersi in proprio. Prima smetti di evitare questi argomenti e impari a occupartene come si deve, e più è facile crearti lo stile di vita che desideri.
Il secondo grande ingrediente del successo per un professionista o un imprenditore è la fitness imprenditoriale: oltre alla conoscenza teorica, la strada dell’autonomia economica richiede particolari abilità psicologiche e pratiche. Se già le hai, le puoi aumentare. Se non le hai, le devi coltivare.
Per fortuna, le abilità più utili nel business sono anche tra le più utili nella vita, e coltivarle ti darà un senso di efficacia, padronanza, libertà e autostima. Questo è parte della prosperità stessa, se la vediamo in termini di benessere reale. Il profitto economico è utile nella misura in cui ti permette di vivere la vita che desideri, e le strategie con cui lo persegui devono favorire anche tutti gli altri aspetti della prosperità: il piacere che provi nel lavoro, un senso di significato e scopo, buone relazioni, benessere psicofisico, crescita personale, utilità sociale.
Anche per questo, è importante operare in un’ottica di autentico servizio, non solo al cliente, ma alla collettività: otterrai sia più successo, sia più soddisfazione se ti concentri sull’interesse delle persone che servi, e se porgi loro i tuoi messaggi in modo sincero, autentico, trasparente, e rispettoso della loro libertà.
Questo approccio ti attira quella fiducia e quella stima che possono innescare un passaparola naturale e raccogliere intorno alla tua attività un pubblico grato e fedele. Ma se vuoi la crescita organica che rende solida un’impresa, devi darle il tempo che serve, e devi dare a te stesso il tempo di sviluppare l’esperienza e le abilità di un imprenditore efficace.
Segui questi principi, e avrai molte più probabilità di realizzare un'autentica ricchezza: non una vaga promessa di fuga, ma un lavoro che sei contento di fare, e una vita che sei contento di vivere.